Chirurgia della tiroide

Ghiandole parotidi e salivari
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par Xavier Lachiver
creato su
05/10/2017
modificato il
12/05/2023
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La tiroide è una ghiandola endocrina situata alla base del collo. La chirurgia è spesso necessaria per trattare i disturbi endocrini o i noduli tumorali.

Si tratta di un'operazione delicata e non priva di conseguenze e rischi, che devono essere analizzati attentamente prima di prendere in considerazione qualsiasi intervento.

La tiroidectomia comporta l'asportazione parziale o totale della tiroide, una ghiandola endocrina (che produce ormoni) situata nella parte antero-inferiore e mediale del collo.

  

massa alla base del collo

cisti tiroidea di grandi dimensioni

SCOPO DELL'INTERVENTO

Questo intervento può avere diversi obiettivi:

- specificare la natura di uno o più noduli rilevati nella ghiandola tiroidea.

- rimozione di tutta o parte della ghiandola a causa di un malfunzionamento, non controllato dal trattamento medico.

- rimuovere in tutto o in parte la ghiandola a causa delle sue dimensioni e del rischio di comprimere le strutture vicine

- prevenire l'insorgenza del cancro nei casi di rischio genetico accertato (storia familiare di neoplasia endocrina multipla)

REALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO

Questo intervento viene solitamente eseguito in anestesia generale. L'incisione viene praticata orizzontalmente nella parte inferiore e centrale del collo, se possibile in una piega cutanea naturale, e la lunghezza dell'incisione è adattata al tipo di intervento e alle dimensioni della ghiandola (gozzo).

A seconda dell'intervento proposto, ciò comporterà l'esecuzione di :

- rimozione di un nodulo isolato (enucleoresezione),

- una lobo-istmectomia, cioè l'asportazione di metà della ghiandola tiroidea,

- tiroidectomia sub-totale,

- tiroidectomia totale.

 Durante l'intervento può essere richiesta l'analisi tissutale del nodulo o dei noduli al microscopio (esame estemporaneo, con analisi immediata, ma il risultato non è definitivo e non è affidabile al 100%) per chiarire la natura del tumore e modificare l'entità dell'intervento. Nel caso di un tumore maligno, la regola è la tiroidectomia totale, che sarà associata all'asportazione dei linfonodi nella regione del collo e lungo la trachea, a seconda della valutazione iniziale. Questa procedura richiederà l'allargamento dell'incisione chirurgica se vengono rimossi i linfonodi ai lati del collo. In genere, a seconda dell'estensione dell'intervento, vengono applicati uno o più drenaggi.

Il paziente rimane in ospedale per 2 giorni, durante i quali viene rimosso il drenaggio. Il dolore è minimo, soprattutto grazie alla posizione prolungata della testa in estensione dopo l'intervento.

Una sutura intradermica viene rimossa dopo 8 giorni.

RISCHI OPERATIVI

In primo luogo, l'ematoma nel collo, che potrebbe dover essere nuovamente evacuato, poiché l'ematoma comprime la trachea e può interferire con la respirazione.

In caso di tiroidectomia totale, si possono osservare crampi e formicolii alle mani o ai piedi, legati alla disfunzione delle ghiandole para-tiroidee in seguito a un calo dei livelli di calcio nel sangue. Questi problemi sono generalmente transitori e richiedono un trattamento medico.

Il rischio principale è il trauma del nervo ricorrente (responsabile della mobilità delle corde vocali), che causa problemi vocali di solito transitori e può richiedere una riabilitazione temporanea. Questi problemi vocali possono essere accompagnati da problemi di deglutizione e difficoltà respiratorie durante lo sforzo. - Difficoltà respiratorie: possono essere gravi e richiedere assistenza ventilatoria o addirittura una tracheotomia o un intervento chirurgico alla laringe. Vanno inoltre ricordate le complicazioni eccezionali della necrosi tracheale in caso di tiroidectomia totale e della fuoriuscita di linfa in caso di chirurgia linfonodale associata.

CONSEGUENZE CHIRUGICHE :

L'asportazione totale o quasi totale della tiroide richiede una terapia sostitutiva a vita per compensare l'assenza di secrezione ormonale. In caso di asportazione parziale della tiroide, la secrezione tiroidea deve essere monitorata con un test biologico effettuato a distanza dall'intervento (a seconda dei risultati, può essere prescritta una terapia ormonale).

La cicatrice può presentare aderenze o diventare spessa.

 

 

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